Cosa significa toccarsi la gola o grattarsi il collo in zona gola? (Forse "ossessione"?)


 toccarsi la gola e colloCosa significa grattarsi la gola? Cosa indica quando una persona si tocca la gola? Come va interpretato il segnale non verbale del toccarsi il collo nella zona anteriore (davanti al collo) in realtà?

Ecco come interpretare il messaggio corporeo del toccarsi o grattarsi la gola secondo i miei studi, analisi ed esperienza sul campo del linguaggio del corpo reale.

Grattarsi la gola denota un certo grado di ossessione. Può essere subliminale e consapevole, di alto grado o lieve entità, ma in tutte le mie analisi ho notato che quando una persona si gratta o massaggia la zona della gola (seguendo le regole di analisi del corpo, ovviamente) era presente una componente ossessiva.

Ma entriamo maggiormente nei dettagli, ove tutto ha un senso utilizzabile...
Qui non tratto le patologie psicologiche, mi limito ad indicare le letture del corpo che ho verificato negli anni e nelle più svariate situazioni, con migliaia di persone. Quindi non faccio un'analisi clinica, medica, psicoterapeutica del caso. Questo va precisato al fine di essere chiari e non tradurre tali letture in modo "medico".

Sono certo, però, che se una persona si tocca la gola, si massaggia la gola, si gratta la gola, ecc con fare piuttosto energico, indichi di avere un pensiero o una sensazione ossessiva. Tale interpretazione del segnale non verbale vale anche quando una persona si gratta il collo e tende a spostare l'oggetto con cui effettua tale "grattamento" nei pressi della zona anteriore del collo (ossia davanti, appunto nei pressi della gola).

Ora intendo precisare cosa intendo per "ossessione". Per pensiero ossessivo o sensazione ossessiva intendo pensieri o percezioni relative a paura reiterata verso qualcosa o qualcuno. Ossia il tornare spesso, di nuovo e ancora allo stesso pensiero, come una mania, come un'idea fissa ricorrente, come una tendenza a fissarsi con un timore, una preoccupazione. Magari anche con aspirazione positiva (speriamo di passare l'esame, speriamo, speriamo!) ma fortemente riproposta, da qui la parola "ossessione".

Quindi non consiglio di fare un'interpretazione clinica della lettura corporea del gattare il collo in zona gola (collo anteriore). Consiglio però di leggere la presenza di un'idea fissa e ricorrente, qualcosa che strapazza la mente e l'emozione della persona che si tocca la gola, magari se la tiene con una mano, oppure la copre semplicemente come a creare una "sciarpa" (con braccio, mano, oggetti, ecc) posta davanti (ossia a mo' di atto volto a coprirsi da un ipotetico vento proveniente da davanti).

In alternativa il segnale corporeo può svolgersi anche con oggetti, tipo puntandoci una penna (come spesso si fa puntandola o poggiandola alle labbra) o pressando con una mano un foulard già posto attorno al collo (il foulard al collo non ha qui una significativa valenza e interpretazione), o altro.

Se volgiamo dare un'interpretazione mnemonica dell'atto di toccarsi la gola, la parte davanti del collo, la zona dove avviene l'atto del deglutire, potremmo chiamare tale segnale non verbale come "segnale ossessivo di protezione della gola".

Rimarco ancora che l'ossessione di cui cito sopra il significato, va intesa come definito nelle righe precedenti, non come "quella persona ha un'ossessione, è ossessionata!". Infatti interpretare i messaggi del corpo e la comunicazione non verbale è un'arte raffinata che prevede una interpretazione calibrata, ossia percentuale.

Una cosa solitamente valutata come estrema, quale l'ossessione, può risiedere nella persona anche in percentuale minima, tipo in quantità del 10%. In tal caso il segnale del corpo del toccarsi collo nei pressi della gola indicherebbe una lieve paura come piccolo timore ricorrente nei confronti di qualcosa.

Naturalmente non va considerato né come segnale positivo né come segnale negativo. E qui il metodo che propongo si discosta dalle letture del corpo classiche che vedono ogni cosa come "segnale di gradimento" o "segnale di rifiuto". Vediamo perché l'atto del toccare, coprire, grattare (ecc) la gola non va considerato come segnale positivo o segnale negativo.

Se una persona fa un atto di copertura della gola (ad esempio) dopo aver sentito l'affermazione "domani può diluviare", potreste leggere il segnale come timore del diluvio. Dovete indagare il motivo, magari deve mettersi in viaggio e in passato ha avuto problemi a mettersi in viaggio sotto diluvio.

Naturalmente il segnale è positivo se qualcuno vuol utilizzare tale ossessione della pioggia per guadagnarsi del tempo da passare con la persona (magari proponendosi di accompagnarla). Il segnale sarà negativo (quindi l'indicazione è quella di cambiare discorso o entrare in sintonia "criticando" il dover viaggiare sotto diluvio) qualora non abbiate una prospettiva in cui utilizzare tale segnale non verbale.

Per dire che non dovete mai usare il leggere il linguaggio del corpo in modo classico (ossia: vedo un segnale di rifiuto quindi cambio discorso). Dovete sempre leggere il corpo in modo funzionale a qualcosa. Che ciò vada ad appagare una vostra esigenza o pure un'esigenza della persona che emette tale segnale.

Toccarsi il collo in prossimità della gola, grattarsi la gola con fare incessante (lieve, medio o forte), coprirsi la gola, poggiare o premere qualcosa contro la gola e altri simili segnali corporei vanno quindi interpretati come leggera o forte ossessione verso qualcosa, non positiva o negativa, ma da utilizzare per un fine preciso.

Potete aiutare la persona, potete sedurla, potete ottenere qualcosa. Vale per questo segnale o per altri. Ma se interpretate i messaggi non verbali in modo banale non otterrete mai nulla (né per voi, né per l'interlocutore).

Se notate l'ossessione riferita ad un partner potete alleggerire tale sensazione tranquillizzando chi invia il "segnale della gola", per poi però dare strategie del soggetto che crea tale sensazione.

Oppure potete amplificare l'ossessione, girando il coltello nella piaga, al fine di far prendere maggior consapevolezza del problema (magari il livello percepito è basso e non genera motivazione attiva) da usare per creare propulsione alla soluzione del problema.

Oppure, se siete un po' diavoletti e volete sedurre in modo più "oscuro", far pedana (di tale informazione estrapolata) su cui prendere slancio per allontanare il partner a vostro vantaggio.

Leggere il corpo in modo efficace (sia come interpretazione del significato intrinseco, sia come reale utilizzo conseguente) è uno strumento, non è buono o cattivo, dipende da come lo si usa. A me piace insegnare l'arte, non giudico e non indico come poi verrà usata. Come un coltello non ha indicato in confezione (da usare solo per tagliare cibo, non per ferire), io non indico il bene o il male dell'analisi dei messaggi del corpo.

Se usate il linguaggio del corpo in modo sano è preferibile, perché valore e strategia devono andare sempre a braccetto, ma sta a voi scegliere, non a me per voi.

Un grosso saluto e siate sempre degli Human Decoders! Ne vedrete delle belle e avrete una vita più efficace e felice.

Alex Onofri

PS: se vuoi apprendere il linguaggio del corpo con un metodo passo-passo e senza fronzoli inutili, andando subito a ciò che serve davvero, ti posso consigliare il corso che ho creato appositamente, lo trovi al seguente link: "corso per interpretare il linguaggio del corpo" (clicca sul testo)

Nessun commento:

Posta un commento