E' stato osservato che persone con atteggiamento dominante tendono ad avere un linguaggio non verbale del corpo assai diverso rispetto ad altre più remissive, timide o subordinate.
Interpretando il linguaggio non verbale del corpo possiamo capire se ci troviamo di fronte ad una personalità troppo dominante (eccesso di competizione), insufficientemente dominante (carattere debole) oppure opportunamente calibrata.
Cosa dobbiamo osservare? Vediamo una lista di segnali corporei che indicano dominanza (alphaness) o remissività (subordinazione) ricordando che più elementi saranno presenti e più il livello da interpretare.
Ecco una lista di segnali non verbali corporei che indicano un atteggiamento dominante e alpha:
Linguaggio Non Verbale Alpha, Dominante:
- gambe tenute molto larghe se seduto
- occupa molto spazio circostante con braccia, gambe e oggetti personali
- mantiene durevole contatto oculare
- spalle non parallele, asimmetriche
- posizione braccia e gambe asimmetriche
- busto maggiormente reclinato all'indietro
- postura più comoda e rilassata da seduto
- busto eretto mentre sta in piedi
- testa alta e sguardo alto
- invade spazi altrui anche toccando
- annuisce poco
- ridotti toccamenti auto-manipolatori di: viso, busto, mani, ecc
Linguaggio Non Verbale Beta, Remissivo, subordinato:
- gambe tenute strette o chiuse
- occupa poco spazio circostante con braccia, gambe e oggetti personali
- sguardo sfuggente e spesso rivolto verso terra
- spalle, braccia e gambe simmetriche e composte
- busto maggiormente inclinato in avanti
- postura rigida e bloccata
- eccessiva tensione muscolare o eccesso opposto tendente a flaccidità
- busto poco eretto e dritto
- testa spesso dondolante e inclinata in avanti
- timore ad entrare in spazi altrui
- timore a toccare gli altri se non per un forte motivo
- annuisce spesso e molto
- frequenti toccamenti auto-manipolatori di: viso, busto, mani, ecc
Le due liste sono un riassunto di elementi e ovviamente vanno considerate come mappa generale. Notare la totalità di tali indizi non verbali significa essere di fronte a qualcuno di poco regolato, in un senso o nell'altro. Facciamo attenzione. E stiamo pure attenti al nostro linguaggio corporeo! Anche noi comunichiamo.
Un eccesso di dominanza porta a chiusura mentale, aggressività, non predisposizione al dialogo e alla comprensione e al rispetto degli altri. Va calibrato, come va altrettanto corretto un eventuale atteggiamento non verbale e comportamentale eccessivamente relativo alla seconda lista.
Un eccesso di subordinazione e remissività porta a farsi prevaricare, non farsi rispettare, non riuscire a dire la propria opinione, non essere persuasivi e seduttivi nemmeno ai minimi livelli. In questi casi bisognerebbe considerare di intervenire sulla propria autostima, sul proprio senso di auto-efficacia, sulle proprie abilità se non altro comunicative e relazionali.
Come possiamo notare, leggere e interpretare il linguaggio non verbale del corpo ci permette di capire gli altri ma anche noi stessi, ci permette di interagire al meglio, avere informazioni preziose su chi ci circonda e ci fornisce moltissimi elementi strategici da poter utilizzare per un maggior successo nei vari campi quotidiani di interesse.
Osservando qualcuno possiamo comprendere la tendenza media di dominanza\subordinazione che ha.
Questo può tornare molto utile per comprendere come porci nei suoi confronti per non essere manipolati, per interagirci meglio e per non creare contrasti inutili.
In generale le persone molto dominanti tendono a scontrarsi con chi ha uno stesso atteggiamento a meno che non gli riconoscano consapevolmente qualità degne di tale atteggiamento. Infatti "dominare" è un po' come gestire una sorta di "territorio" che se invaso scatena battaglie.
Un modo per utilizzare la lettura non verbale del livello di dominanza altrui è quello di non rispecchiare tali posture e movimenti "alpha" ma ridurli in modo da essere ben accetti. Poi mano a mano possiamo aggiungere sempre più elementi o percentuali di "atteggiamento dominante" e valutare se veniamo accettati e quanto. Sapremo capire il livello di qualità che ci riconosce.
Questo non andrà fatto sempre, ma sarà utile in situazioni come colloqui di lavoro, rapporti con superiori, quando siamo ospiti a casa d'altri e ogni volta che lo riteniamo attivamente utile.
Molto interessante applicare tali informazioni per far sentire a proprio agio un eventuale interlocutore con bassa autostima, timido o insicuro. A tale scopo riduciamo il livello di dominanza non verbale.
Quindi abbiamo visto come la lettura del linguaggio non verbale corporeo degli altri può fornire importanti informazioni relative a come esso percepisce il mondo, come ci si relaziona, quale valore reale abbia e di conseguenza come interagire, qualora necessario o desiderato, in modo efficace e pratico.
Buona osservazione e buon utilizzo!
Alex Onofri
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