Report: Come ho utilizzato la Decodifica Non Verbale per interagire con una persona interessante

Mio Report di Vita Reale !!!
Report di una mia piccola esperienza che vi mostrerà come capire se una persona vi trova interessanti e come interagirci al meglio, grazie al linguaggio non verbale del corpo.

Capire il linguaggio non verbale del corpo ci permette di intuire con buona precisione se qualcuno, donna o uomo che sia, ci considera interessanti e\o attraenti. A riguardo vi racconto un'esperienza che mostrerà come ho interpretato il linguaggio non verbale di una persona che ho capito essere interessata a me.

Da esempi pratici di vita reale come questo potete capire più approfonditamente come il decodificare il linguaggio non verbale possa gratificare molto, spesso senza sforzo.

Mi trovavo in biblioteca, stavo scrivendo post come questo con un mio computer portatile, qualche libro e vari fogli di appunti. Dall'altro lato del tavolo in cui stavo, notai una ragazza che si comportava in modo particolare. Quale migliore occasione per esercitare le mie conoscenze sulla decodifica non verbale?

Senza mai guardarla, grazie alla vista periferica che esercito ormai da anni, vedo che spesso tale ragazza mi lancia occhiate fugaci senza muovere la testa, indirizzando unicamente lo sguardo. Potrebbe non essere necessario saper leggere il linguaggio non verbale, direte voi, per capire che se qualcuno ti guarda ripetutamente senza motivo allora forse è interessato. In realtà ci sono molti modi per lanciare sguardi. E soltanto una buona analisi delle piccole differenze eviterà quegli errori di valutazione, fin troppo comuni, che proprio a causa della credenza che sia “facile” comprenderli si commettono.

Questa volta si trattava di un tipo di occhiata che riscontro in me stesso quando qualcosa mi distrae risucchiando la mia attenzione anche se vorrei concentrarmi su altro (lo studio ad esempio, data la situazione). Ecco, a mio avviso la ragazza inviava occhiate simili, non intendeva guardarmi infatti, perché ritraeva rapidissimamente il contatto visivo. Ma poi come un piccolo tic qualcosa la spingeva di nuovo a guardare.

Da questa deduzione ho capito che non era uno sguardo volontario, o almeno non del tutto. Era spinta da un interesse proveniente dal proprio interno, come potei confermare subito dopo da altri segnali non verbali del suo corpo.

Come insegno nei miei corsi per imparare a decodificare il linguaggio non verbale del corpo, bisogna contestualizzare la lettura dei segnali analizzati e bisogna verificarli. Ecco perché non ho creduto subito alle mie stesse valutazioni iniziali: “prima regola è seguire le regole”, dopo averlo registrato nel mio recente videocorso sarebbe sciocco da parte mia a non applicarlo poi in prima persona!

Seduzione Non Verbale
Ecco così che misi da parte le mie valutazioni non ancora verificate (da altri messaggi inconsci del corpo) e le mie proiezioni personali (la ragazza era attraente e potevo magari tendere a interpretare i suoi segnali corporei in modo troppo compiacente verso il mio ego).

Siamo umani e anche se maestri di qualcosa non siamo mai sicuri di fare bene se non siamo al contempo pure allievi di noi stessi.

Quindi cercai altri segnali non verbali inconsci tali da rendere le mie ipotesi iniziali verificate. Ed ecco la riprova dei fatti. Ancora una volta il metodo che professo ha dato i suoi frutti. Entriamo in dettaglio.

Dopo qualche minuto la ragazza iniziò a roteare sempre più il proprio corpo verso di me, parlo della direzione del busto. Sapete, dobbiamo sempre individuare segnali inconsci e farlo intuendo quelli che non siano dovuti a fattori logici, altrimenti non possono essere valutati come messaggi corporei da decodificare per avere informazioni veritiere. Nel caso in questione non c'era alcun motivo per roteare il busto in quel modo, per di più tale posizione la costringeva a stare storta e di certo non era una posizione comoda.

Il nostro sistema emozionale ci spinge a muoverci in automatico, non è affatto vero che le nostre posture sono frutto di esigenze di comodità, e stavolta questa mia constatazione era più che palesemente dimostrata.

La ragazza aveva così dato due ben definiti segnali positivi. Il primo caratterizzato dal dirigere lo sguardo inconsciamente e inutilmente verso qualcosa, per di più fatto in modo ripetuto. Il secondo era il puntare con la direzione del corpo qualcosa, azione quasi sempre inconscia e quindi effettiva.

Pensai: “se qualcuno offre due tipologie ripetute di segnali non verbali positivi allora presto ne mostrerà degli altri”. E grazie all'esperienza maturata nel campo, ebbi ragione, arrivarono altri segnali.

La ragazza, (inconsciamente) non contenta, iniziò ad aggiungere vari mordicchiamenti delle labbra in fase di occhiata. Cioè notai che a volte, appena dopo aver lanciato altre occhiate, faceva un piccolo segno con la bocca intenta a dare un morsetto simbolico al labbro inferiore, lateralmente. Chi conosce bene il linguaggio non verbale del corpo sa che mordicchiarsi un labbro indica un incontrovertibile segnale positivo inconscio.

Rimaneva da valutare che non fosse stato fatto consciamente, come sanno bene quelli che partecipano ai miei corsi. Sapete, a volte c'è chi gioca a inviare messaggi volontariamente, questo però non era tale caso: perché fare un segnale simile se noti che non ti sto guardando (e non ci sono altre persone) ?

Voglio dire che se anche fosse stato fatto consciamente, in presenza degli altri segnali positivi, lo avrei interpretato comunque come segnale di interesse (in questo caso), infatti sarebbe stato congruente con il resto del corpo.

I segnali consci e volontari vanno analizzati raramente in quanto potenzialmente fuorvianti.

C'è chi invia stimoli sessuali per verificare la propria avvenenza, per alimentare il proprio ego, per ingelosire altri, quindi non sempre per sedurre realmente o per stimolare chi gli interessa. Perciò era importante, da manuale, verificare la natura inconsapevole di quel mordicchiare.

Ecco fatto, tre segnali congruenti, inconsci, verificati, tutti positivi e rivolti di certo verso me (oltre a lei ero solo e dietro alle spalle avevo soltanto un muro completamente bianco, quindi nulla che avesse potuto darle stimolazioni).

Per tutto ciò, ipotizzai un chiaro interesse nei miei confronti. Questo non va mai letto interpretando ciò che non abbiamo verificato. Non si tratta sempre di interesse fisico, o sessuale, o intellettuale, o relativo a simpatia e altro. Si tratta di gradimento verso la persona in sé, magari per il banale motivo che assomigliamo ad un suo conoscente simpatico, il motivo reale andrà ricercato poi, interagendo direttamente con la persona in causa. Sarebbe un gravissimo errore interpretativo quello di inventarsi un motivo per cui riceviamo segnali positivi. Dobbiamo sempre seguire il metodo se vogliamo essere dei buoni decodificatori non verbali.

Effettuai altri test per capire di che natura fosse il suo interesse. Voleva conoscermi o semplicemente le ricordavo (ad esempio) suo cugino verso il quale nutre grande ammirazione intellettuale? Oppure altro? La mia curiosità e la voglia costante di sperimentare mi porta a voler essere certo di ciò che decodifico con ciò che conosco sul linguaggio inconscio del corpo.

Verificai pure che l'interesse era palesemente conscio, ora vi dico come feci. Premetto che molte volte gradiamo qualcosa ma tale percezione emotiva rimane subliminale. E ciò che rimane in tale limbo inconscio, non si può utilizzare più di tanto o almeno non subito. Invece quando raggiunge livelli più consistenti di carico emozionale, tale gradimento affiora alla mente consapevole, ciò che serve per monetizzarlo.

Per la verifica effettuai questo test: iniziai a rispondere a mio volta ai suoi sguardi fugaci, lo feci lievemente e come se io fossi, nel farlo, sovrappensiero. In questo modo non rischiavo di farla ritrarre (non sempre le persone vogliono essere scrutate, anche se potenzialmente interessate).

Far notare alla ragazza che l'avevo individuata, osservandola, mi fece con certezza apparire alla sua consapevolezza. Si rese conto dei suoi sguardi interessati e si rese conto che ero ben disposto alla cosa. In questo modo se lei avesse dato ancora segnali positivi e non avesse bloccato razionalmente l'interazione, saremmo stati a cavallo, avrei potuto iniziare ad interagire direttamente.

In situazioni simili, ma pure in altri contesti in cui si comunica a partire da nessuna connessione già presente (non ci si conosce per niente), un interesse puramente inconscio non sempre può essere sufficiente a farci accettare qualora ci facessimo avanti. Dovremmo comunque creare un contesto favorevole alla rottura del ghiaccio iniziale e calibrare molto per proseguire verso più ambiziosi passi interattivi. Se invece riusciamo ad individuare un interesse subliminale, portarlo alla consapevolezza e notiamo che non ci sono ostacoli allora possiamo farci avanti.

Quindi, dato che ad almeno tre incroci di sguardi reciproci la ragazza continuava a inviare segnali positivi, sapevo di poter fare la prima mossa. Potevo accennare un piccolo sorriso, fare una domanda anche sciocca, oppure gestire bene le dinamiche temporali per incontrarla fuori dalla sala studio per interagirci “naturalmente”.

Approcci errati, come il dire cose sciocche, attaccare discorso senza contesto, lanciare ripetute occhiate e simili, la stragrande maggioranza dei casi portano a comunicare un alto grado di fallimento nelle interazioni. A verifica di ciò, bello o brutto che sia, basta considerare la percentuale di successi\fallimenti delle interazioni di chi ci circonda.

Ma i bravi decodificatori, ossia coloro che imparano le tecniche di questo interessante campo e seguono le regole che ho inserito, possono servirsi delle verifiche logiche e (prima) subliminali del linguaggio non verbale del corpo.

Non si tratta di voler rendere schematico qualcosa di naturale. Si tratta di rendere efficace ciò che è al 90% fallimentare. Si tratta di non perdere quelle persone che vorremmo conquistare, soltanto perché non sappiamo come farlo. Si tratta di rispettare le dinamiche del nostro interlocutore e di non cozzare con i suoi meccanismi di protezione e giudizio. Insomma, come dico sempre: si tratta di utilizzare ciò che funziona rispettando chi abbiamo di fronte e ottenendo la più alta percentuale possibile di successo senza eccessivi sforzi o improbabili metodi.

La storia non ha un gran lieto fine in quanto quei giorni ero fortemente in ritardo con la creazione di contenuti per un videocorso (per l'appunto sulla decodifica del linguaggio non verbale del corpo) e il tempo stringeva. Tradotto: non interagii mai (direttamente) con quella ragazza.

Forse abbiamo perso entrambi un'intrigante occasione da cogliere, ma nella vita ci sono priorità, scelte da fare. Il futuro magari ci farà incontrare di nuovo e stavolta le tecniche di decodifica non verbale passeranno in secondo piano (dopo aver adempito ancora una volta al loro dovere in modo ineccepibile), perché ora, già “so” come mi percepisce e non mi resta che farmi avanti!

Non smetterò mai di ringraziare la mia profonda curiosità grazie alla quale molti anni fa mi spinsi alla ricerca di queste intriganti materie. Poche altre cose ti ripagano così prontamente e profondamente quanto l'apprendimento dell'arte della lettura dei messaggi non verbali inconsci. Per questo è un piacere offrire ad altri la possibilità di servirsene. Credo fermamente che le cose migliori vadano condivise con chi le valorizzerà migliorando il successo personale nella propria vita.

Un decodificatore non verbale è un artista, più che un tecnico. Abile a comprendere gli altri nel profondo e in superficie. Capace di servirsi di ciò che gli altri comunicano subliminalmente e razionalmente, capace di interagire con le dinamiche emotive e logiche di chi lo circonda, capace ad ottenere il massimo con i minimi sforzi.

Un decodificatore non verbale, se ben preparato, sa migliorare le situazioni sfavorevoli e avvantaggiarsi di quelle favorevoli, il tutto dietro alle quinte, in modo indiretto e più sicuro. Esso può utilizzare in ogni settore immaginabile le sue conoscenze: per guadagno, per piacere, per contribuire ad altri, nella professione, nelle passioni che ha, nelle situazioni di dovere o in altro ambito pratico di vita reale.

Perdona l'eccesso di “enfasi” nel proporre la materia, ma sai, la ritengo tra le più importanti mai esistite.

Spero ti sia piaciuto il mio racconto. Spero ti sia pure servito a capire meglio come utilizzare appropriatamente il linguaggio del corpo nella vita reale di tutti i giorni con tecnica, passione, calibrazione e soprattutto: efficacia.

Ti saluto :) 

                  Alex Onofri

NB: se può interessarti imparare a capire il linguaggio del corpo ti consiglio il videocorso che ho appositamente creato (lo trovi cliccando qui:  corso linguaggio non verbale), puoi ordinarlo subito e iniziare immediatamente a fare tua l'arte di cui ti ho parlato nell'articolo, potrai seguirlo tutte le volte che vorrai, dove vorrai grazie al tuo computer e nei tempi che preferisci.

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